Torna indietro

LASCITO DI OLTRE DIECIMILA VOLUMI
INTITOLATA A DIEGO DE CASTRO LA BIBLIOTECA PIRANESE

_____________________________________________________________________________

La Comunità degli Italiani di Pirano venerdì sera ha ufficializzato in maniera solenne l'intitolazione della biblioteca a Diego de Castro. Un segno di riconoscimento e gratitudine per la sua decisione di cedere alla Comunità la sua ricca biblioteca comprendente oltre diecimila volumi.
Alla cerimonia, che ha visto grande partecipazione di pubblico e grande emozione, la presidente della Comunità Amalia Petronio ha tracciato la biografia dell'illustre piranese nato nel 1907 e diventato uno dei maggiori esperti europei di statistica, fondatore nel 1937 dell'Istituto di Statistica dell'Università di Torino, e socio onorario della Società Italiana di Statistica. Ma oltre ad essere un luminare in questo settore, Diego de Castro è considerato uno dei massimi esperti della questione giuliana ed in generale dei problemi dei confini orientali italiani. Importantissima la sua opera dal titolo LA QUESTIONE DI TRIESTE di ben 2000 pagine pubblicata nel 1981, nella quale traccia un quadro etnico delle popolazioni viventi in quest'area.
Alla Petronio ha fatto seguito Ondina Lusa che è stata l'artefice di questa iniziativa, iniziando cinque anni fa un rapporto epistolare con il professore. In questi anni i contatti tra la Comunità di Pirano e Diego de Castro si sono intensificati tanto da rappresentare un riavvicinamento tra piranesi esuli e rimasti. Diego de Castro ha dimostrato anche in questa maniera come si può riuscire a districarsi tra il peso della memoria e il rigore di una ragione che riesce a vedere oltre le passioni politiche e ideologiche. Anzi ha fatto di più. Ha istituito una fondazione "Franca e Diego de Castro" che metterà a disposizione delle borse di studio a studenti del litorale di qualsiasi etnia che abbiano frequentato le scuole italiane. La prima potrebbe venir assegnata già a settembre, quindi per il prossimo anno universitario.
Dopo le due relatrici, ai presenti è stato proiettato uno spezzone dell'intervista realizzata da Stefano Lusa per la TV di Capodistria, un anteprima per i soci della comunità che hanno potuto sentire dalle viva voce il suo attaccamento a Pirano dove la sua famiglia vanta origini millenarie. Per la veneranda età e le non perfette condizioni di salute Diego de Castro non ha potuto essere presente alla cerimonia ma mezz'ora prima dell'inizio ha telefonato dalla sua residenza torinese per confermare la vicinanza col pensiero. Il suo legame con la terra natia è così forte da aver dichiarato fortemente di voler essere seppellito nella cappella dei de Castro al cimitero di Pirano. Per questo suo attaccamento a Pirano e per queste ed altre iniziative di cui si è fatto promotore e portatore, la Comunità degli Italiani di Pirano nel 1993 lo aveva insignito del "San Giorgio d'oro", un riconoscimento che la Comunità assegna ogni anno ad un piranese distintosi nel mondo per la sua attività.
Dopo la proiezione della breve video-intervista è stata inaugurata la biblioteca a lui intitolata, con l'esposizione dei primi volumi accompagnati da un piccola mostra fotografica sui momenti principali dell'attività sociale, politica e professionale del personaggio, con preziose fotografie messe a disposizione da lui stesso.
Ora la sede di "Casa Tartini" della Comunità degli Italiani di Pirano dovrà trovare degli spazi adeguati per l'allestimento della biblioteca che con questo lascito triplica in pratica i volumi esistenti oggi (4200 volumi). Una volta effettuato il passaggio di proprietà e l'allestimento delle vetrine, la biblioteca della comunità diverrà un importante punto di studi di statistica al quale potranno accedere esperti del settore di tutta Europa. Naturalmente nel lascito ci sono anche diversi volumi di storia patria e tutte le opere scritte da Diego de Castro, un centinaio circa.


Da: La voce del Popolo, 16 giugno 1997

Flavio Forlani